Festa dei Gigli

Festa dei Gigli

La Festa dei Gigli è una delle quattro tradizioni folkloriche italiane che costituisce la Rete delle Grandi Macchine a Spalla; dal 2013 è riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Vanta origini antichissime, a partire dall’inizio del V secolo, periodo in cui la storia di Nola si legò indissolubilmente a quella del suo amato Vescovo, San Paolino da Bordeaux (353 – 431). Attorno alla figura di quest’uomo, che dopo una giovinezza trascorsa tra ambizioni politiche e letterarie si ritira a vita privata dedicandosi ai poveri, nasce la devozione che da secoli connota la comunità nolana. Un sentimento che si è evoluto nel corso dei tempi divenendo un rituale, che ogni anno si compie nella domenica che segue il 22 giugno, giorno della morte del Santo.

Nove sono le macchine da Festa in onore di San Paolino, otto Gigli e una Barca, trasportati sulle spalle, ciascuno da una squadra di circa 120 uomini. I Gigli sono colossali guglie di legno, alte 25 metri e pesanti fino a 4 tonnellate, adornati da artistici rivestimenti in cartapesta  i cui soggetti  cambiano di anno in anno. L’arte dei Gigli, architettonica, plastica e visiva allo stesso tempo, si tramanda di generazione in generazione nelle botteghe artigianali di Nola, ʺmusei viviʺ dove anno dopo anno nascono i capolavori in cartapesta.

Il 4 dicembre la Festa dei Gigli di Nola ha ottenuto il riconoscimento di World Immaterial Heritage, entrando a far parte della Lista dei Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità.

Curiosità

  • I due Mastri di Festa

Erano due  per ogni giglio: uno il maestro più anziano, faceva vestire il giglio, l’altro, il più giovane lo svestiva.